Gravidanza: la storia di Maria

Maria è alla sua prima gravidanza. Ha 35 anni e arriva da me a 10 settimane sotto consiglio dei suoi amici, che hanno fatto il corso preparto di Nascere a Modena l’anno prima. 

Con il suo compagno viene al nostro open day e scopre tutti i nostri servizi. 

Durante una nostra spiegazione ad un’altra coppia, ascolta e s’informa sulle nostre assistenza alla gravidanza. In quel momento decide di non domandare nulla e reputa soddisfatta di ciò che ha compreso. 

Dopo una settimana, mi ricontatta e chiede un incontro in gravidanza. A seguito di una visita con la sua ginecologa, infatti, si è trovata con tante domande e molti dubbi. La ginecologa ha saputo fornirle le risposte necessarie per le parti tecniche, ma non è stata in grado di accogliere le sue richieste dal punto di vista emotivo, lasciando Maria ancora confusa e insoddisfatta.

Il primo incontro per parlare della sua gravidanza

Al nostro primo appuntamento, viene accompagnata dal suo compagno. Durante l’incontro apro la cartella e raccolgo la storia di salute generale e quella della gravidanza

Mi soffermo sui vissuti di questo I trimestre e decide di aprirsi con me: mi racconta di avere timore di perdere questo bambino tanto desiderato e di non riuscire ad abbandonare questo pensiero, sebbene la ginecologa le dica sempre che va tutto bene, perché ha già dovuto vivere una perdita l’anno prima con una gravidanza terminata a 12 settimane. 

Quando mi parla, Maria trasmette tutto il suo bisogno di ritrovare fiducia in se stessa e nel proprio bambino. Le permetto di aprirsi completamente e accolgo anche l’esperienza del compagno.

Una volta ascoltate le loro storie, riporto la loro attenzione sul presente e su ciò che possono fare ora; li rendo consapevoli delle loro capacità di ascoltare i segnali di benessere di questa gravidanza, sulle risorse del loro bambino e condivido alcuni spunti per dare spazio a questa nuova esperienza facendo pace con il vissuto e integrandolo lentamente nella loro quotidianità. 

A seguito del nostro incontro, Maria decide di continuare il percorso insieme per tutto il resto della gravidanza in affiancamento alla ginecologa. 

A cadenza quasi mensile, ci vediamo nel nostro spazio dove emozioni, pensieri e sensazioni possono emergere serenamente per lavorare con consapevolezza sul cambiamento della gravidanza. 

Durante ogni visita guardiamo al suo benessere, agli eventuali fastidi, al tempo che può dedicare a se stessa per i trattamenti corporei e a come ristabilire un equilibrio tra la cura del suo corpo e del suo bambino. 

Settimana dopo settimana, l’accompagno nel viaggio della gravidanza, nella crescita della sua pancia e nei cambiamenti che il corpo vive. Lavoriamo sui dolori della schiena e della sciatica, su come può prendersi cura del suo pavimento pelvico, sul respiro e l’automassaggio per prepararsi al parto. 

Il coinvolgimento del partner e l'arrivo del bambino

Anche il suo compagno viene coinvolto. Parliamo insieme dei luoghi della nascita e dedichiamo momenti di riflessione per affrontare i loro bisogni di coppia e le aspettative che hanno sul parto e sul come creare un ambiente in cui far sentire Maria il più possibile a suo agio. 

Verso la fine della gravidanza i nostri incontri diventano sempre più frequenti e parliamo della preparazione del parto, del buon posizionamento del bimbo per il travaglio e sulle aspettative del dopo-parto. 

Vediamo le emozioni, le preoccupazioni e affrontiamo tutto affinché Maria si senta sempre ascoltata e compresa in ogni sua sensazione. 

Maria partorisce a 41 settimane con un parto rispettato e intimo. 

Nei giorni successivi alla nascita del suo bambino Giulio, ci siamo sentite telefonicamente per darle il supporto di cui aveva bisogno insieme agli operatori dell’ospedale.

Quando è tornata a casa ero al suo fianco per le visite in puerperio, per sostenerla  nell’allattamento e nella ripresa del dopo parto.

Ad oggi, Maria è molto contenta di aver intrapreso il percorso in gravidanza e di essere riuscita ad aprirsi per elaborare i ricordi passati dandosi modo e spazio per vivere assieme al suo compagno il presente e il suo bambino.

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